“Caso Sindaco di Riace: Il PD di Vicchio invita a schierarsi, la Lega si schiera”

Con un comunicato apparso sulla stampa locale il 25 novembre, appoggiato successivamente da una mozione presentata ed approvata dal Consiglio Comunale di Vicchio, il PD, anche "a costo di perdere consenso" si schiera nettamente con Mimmo Lucano, Sindaco di Riace, e con il "Suo" modello di integrazione. Si badi bene: con il "Suo" modello di integrazione. Tutto ciò naturalmente stigmatizzando chi rimesta nel torbido con atteggiamento chiaramente "Offensivo, razzista, sessista, denigratorio, irrispettoso, ... improntato al più becero sentimento nazionalista".
Oggi il Tribunale di Reggio Calabria ha emesso le oltre 200 pagine di motivazioni con le quali si giustifica la misura cautelare nel confronti del sig. Lucano, che consegnano un "quadro devastante del "modello Riace" e del suo ideatore e promotore. Titola tra gli altri, Tiscali Notizie, di solito non certo tenero con la Lega: "Voti, denaro e delirio di onnipotenza. Migranti trattati come freddi numeri. Matrimoni falsi. Il modello Riace serviva al sindaco per fare carriera politica. Spariti 2 milioni di Euro; nelle carte spunta una ipotesi di candidatura con Grasso e Boldrini per arginare l'azione giudiziaria". E ancora: "Dalle motivazioni emerge un giudizio duro sul simbolo dell'accoglienza e dell'integrazione: "In tutto questo non manca, e anzi la fa da padrone il tornaconto politico elettorale del Lucano, che in più di una occasione fa la conta dei voti che gli sarebbero derivati dalle persone impiegate presso le associazioni ... omissis ...". Intercettazioni fin qui inedite tratteggiano la figura di un sindaco che pensa a soldi, voti e alla propria carriera: " ... solo da Città Futura sono 100 voti..".
Potremmo commentare che la materia prima impiegata per la manifattura dei famosi "Bronzi di Riace" sia stata utilizzata in abbondanza anche in altri Comuni d'Italia, per fondervi tutta una serie di mezzibusti e di facce.
Il Comunicato del PD termina invitando a schierarsi, a prendere una posizione, a scegliere da che parte stare. Lo chiede a tutti, anche se evidentemente non a noi, che siamo "beceri, offensivi, razzisti", e chi più ne ha più ne metta.
La Lega vorrebbe comunque rispondere, non al PD, ma alla cittadinanza, con la dovuta pacatezza: Noi stiamo con le Istituzioni, stiamo col Ministero dell'Interno e con il Ministero di Grazia e Giustizia, che peraltro hanno iniziato queste indagini ben prima del giuramento dell'attuale governo. Noi stiamo prima di tutto con la legalità e con la sicurezza. Noi non stiamo con il PD.
Luca Ferruzzi, Portavoce
Lega - Salvini Premier
Sezione "Mugello"